mercoledì 1 febbraio 2012

HASHISH


Hashish

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Se hai problemi nella visualizzazione dei caratteri, clicca qui.
Avvertenza
In questa voce potrebbero esservi informazioni che possono generare situazioni di pericolo o danni. Le informazioni qui riportate hanno solo un fine illustrativo, non esortativo, e non hanno valore prescrittivo medico. L'uso di Wikipedia è a proprio rischio: leggi le avvertenze.Hazard T.svg

Pezzetto di hashish

Il "kiseru" giapponese, una pipa con fornello molto stretto (migliore: diametro di 5.5 mm) che contiene un setaccio di filo
L'hashish o hascisc è una sostanza stupefacente psicotropa derivata dalle infiorescenze femminili della pianta di Cannabis (chiamata comunemente canapa) i cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla marijuana).
Il nome "Hashish" deriva dall'arabo ﺣﺸﻴﺶ ḥašīš "erba", mentre secondo un'ipotesi che non gode tuttavia del consenso di tutti gli studiosi, da un gruppo di devoti ismailiti, che di hashish avrebbero fatto uso, ﺣﺸﺎﺸﻴﻦ,ḥaššāšīn, da cui deriverebbe la parola "assassino".[1] Si dice infatti che proprio questa sostanza venisse data in assunzione a sicari ed esecutori per allontanar loro l'ansia e portarli senza difficoltà a compiere gli omicidi politici di cui si erano fatte promotrici le organizzazioni di Alamūt e di Masyaf. Il pezzo di Hashish viene gergalmente chiamato Fumo.

Indice

  [nascondi

Effetti indotti [modifica]


Un negozio di hashish a Kathmandu,Nepal nel 1973, dove la vendita era legale
Gli effetti indotti dall'uso di tale sostanza, che viene generalmente fumata assieme al tabacco, ma può anche essere ingerita, sono svariati; hanno differente intensità a seconda del soggetto, delle circostanze psico-fisiche in cui la si assume, e dell'assuefazione del fumatore. Oltre agli effetti collaterali comuni al consumo di tabacco, i principali effetti sono:[2][3][4][5]
  • rilassamento;
  • euforia, soprattutto nei casi isolati e saltuari, per esempio la prima volta;
  • forte diminuzione di eventuale nausea;
  • attenuazione della reattività fisica;
  • disordine nelle percezioni sensoriali e delle esperienze estatiche;
  • temporaneo abbassamento della pressione sanguigna con effetti pericolosi in soggetti affetti da problemi cardiaci o con malformazioni congenite;
  • sensazione di alterazione delle percezioni dovute al principio attivo;
  • focus cognitivo verso la distorsione della realtà;
  • distorsione temporanea della memoria, ma che a lungo termine può portare a patologie quali sindrome di alzheimer e degenerazione del tessuto cerebrale in quei soggetti naturalmente predisposti;
  • aumento della fame al calare dell'effetto (la cosiddetta fame chimica)indotta da un'errata percezione del cervello di assumere sostanze che vengono meno con l'effetto dello stesso;
  • secchezza delle fauci e diminuzione della salivazione (allappamento);
  • giramento di testa (nei casi in cui il soggetto non è abituato a un calo veloce della pressione);
  • pupille dilatate e occhi rossi (causato dall'abbassamento della pressione);
  • lieve sonnolenza;
  • Bon Chan kara (Pace dei sensi)
Se assunto in grandi quantità potrebbe produrre:
  • disorientamento;
  • nausea;
  • senso di smarrimento;
  • forti attacchi di tachicardia;
  • giramento di testa anche dopo l'effetto;

L'assunzione di derivati dalla canapa può avere inoltre pericolose interazioni farmacologiche quando, in concomitanza all'assunzione, si è sotto terapia medico-farmacologica di qualsiasi tipo. Tuttavia non sono noti casi di mortalità dovuta a complicanze causate dalla sola assunzione dell'hashish se nel fisico non sono presenti farmaci di altro tipo che potrebbero avere un effetto antagonistico rilevante.[6]
Gli effetti indotti possono essere condizionati in maniera significativa anche da due fattori psicologici: il set (lo stato d'animo di chi consuma) e il setting (la compagnia con cui si trova ed il luogo in cui si trova il consumatore).

Usi terapeutici [modifica]

La cannabis è usata per contrastare la diminuzione dell'appetito nei pazienti affetti da AIDS e da cancro e per diminuire la nausea derivata dai trattamenti chemioterapici e dalle irradiazioni.[7][8][9][10][11][12] Inoltre causa un effetto positivo sui soggetti affetti da glaucoma,[13][14][15][16] da dolori cronici[17][18][19][20][21] e da sclerosi multipla[22][23][24][25][26][27] (diminuzione del rigore muscolare) e sulla sindrome di Tourette.[28][29][30]
Ad oggi, come accade per la maggioranza delle molecole attive presenti sul mercato, sono ancora in corso studi che accertino la validità di questi effetti. Tuttavia gli usi terapeutici hanno radici molto antiche, presenti nella farmacopea ufficiale fino alla metà del '900. In Olanda, in Spagna, in Canada e in 19 stati degli USA l'uso della cannabis a scopo medico è consentito. In altri paesi europei ed extraeuropei l'argomento è al centro di accesi dibattiti sia sul piano scientifico sia su quello etico.
Negli ultimi anni si è accumulato un notevole volume di ricerca sulle attività farmacologiche della cannabis e sulle possibili applicazioni.
Il più noto studioso e promotore dell'uso terapeutico della Cannabis e della sua decriminalizzazione è il Professor Lester Grinspoon Psichiatra e Professore emerito dell'Università di Harvard.[31][32][33] Il più famoso attivista antiproibizionista è probabilmente l'americano Jack Herer[34] autore del best seller "The Emperor wear no clothes".[35] In Italia studi approfonditi sui suoi effetti sono stati effettuati dal Professor Gian Luigi Gessa docente di Neuropsicofarmacologia e direttore del Dipartimento di Neuroscienzeall'università di Cagliari.[13][36][37][38] Nonché il medico e scrittore Giancarlo Arnao, scomparso nel 2000, che ha pubblicato diversi libri inerenti alla cannabis, contenenti le sue osservazioni.[39]

Produzione [modifica]

L'hashish è ricavato dalla lavorazione della cannabis sativa oppure della cannabis indica, piante che crescono in numerose zone. I principali produttori sono MaroccoPakistanLibanoIndia e Nepalma può essere comunque coltivata in qualsiasi luogo. Praticamente a tutte le latitudini anche senza ricorrere a metodi artificiali.
La produzione di hashish è molto costosa nonostante vengano utilizzate per lo più tecniche tradizionali come lo sbattimento della pianta di canapa. La proporzione canapa/hashish è di 10 a 1, per cui per produrre 1 kg di hashish occorrono 10 kg di canapa. La Sensimilla è invece il fiore della pianta che non è stata fecondata, e quindi è senza semi, e la qualità è nettamente migliore di quello con i semi.
L'hashish inoltre contiene 8 volte il THC della canapa da coltivazione (la canapa specificamente coltivata per essere fumata ha percentuali di THC simili a quelle dell'hashish) e può essere sia ingerito (è liposolubile) che fumato.[senza fonte]

Concentrato delle resine [modifica]

L'hashish è generalmente un concentrato dei principi attivi della Cannabis. Per ottenere l'hashish ogni cultura ha sviluppato un proprio processo. Si possono, però, distinguere tre principali tecniche di estrazione:
  • quella dei paesi islamici;
  • quella della zona intorno al sub continente indiano;
  • quella olandese.
Nei paesi islamici, come il Marocco o l'Egitto, si tagliano e si raccolgono le piante mature; successivamente, in una stanza chiusa o dentro a delle buste di plastica, vengono scosse e sbattute raccogliendo la resina, i pistilli dei fiori femmina e piccoli pezzi della pianta in un telo di plastica o in una apposita vasca. Questa polvere viene poi in parte pressata e lavorata a mano (è la parte più pregiata); da successive battiture si otterrà nuova polvere da pressare a macchina per la produzione di hashish commerciale.
La tecnica indo-hymalayana, invece, non prevede il taglio delle piante. Durante il periodo di fioritura, a più riprese, si sfregano le infiorescenze tra le mani, direttamente nei campi, per poi raschiare le mani stesse con apposito coltellino sulla cui lama resta la resina gommosa, che è la consistenza tipica dell'hashish indiano, afgano, nepalese.

Tipologie [modifica]

Le tipologie di hashish[40] possono essere sintetizzate in tre metodi di produzione:
  • Indiano: La resina viene estratta per sfregamento dalle cime della canapa senza intaccare la pianta in sé (Per motivi religiosi e per una migliore qualità e freschezza del prodotto finale);
  • Marocchino: La resina viene estratta per sbattitura/setaccio da piante essiccate, si ottengono quantità maggiori ma la qualità è minore in quanto il THC contenuto è minore rispetto al prodotto fresco (Indiano);
  • "Industriale"/Olandese: tramite processi fisici (come l'isolamento a temperature basse) o chimici viene ottenuto un hashish con elevatissimi livelli di THC. L'hashish così prodotto è di qualità superiore, sebbene sia meno "naturale" rispetto all'estratto diretto delle piante. È più propriamente un estratto di THC.
Le tipologie di hashish sono diverse e in continua evoluzione, tra i più famosi ricordiamo:
  • Cioccolato: colore marrone scuro esternamente, più chiaro al taglio, e pesantemente tagliato con sostanze varie. Viene prodotto in qualsiasi paese partendo dalla sostanza in pani.
  • Libano Oro: colore giallo-arancio. Morbido al tatto, facilmente malleabile. È originario di LibanoEgittoGiordania.
  • Black bombay: è una qualità di hashish a pasta molle dal colore nero e dall'odore simile all'afgano, si racconta come in origine venisse impastato con dell'oppio. Proviene dall'India.
  • Super Polm: è una varietà di hashish molto morbido, il cui gusto ricorda alla lontana la menta. È originario del Marocco.
  • Nepal Temple Balls: è un tipo di hashish originario del Nepal. Si presenta con un esterno nero lucido e un interno marrone scuro. Così chiamato per la forma a sfera.
  • Skuff: è un tipo di hashish ottenuto dall'impasto della resina della pianta e parti della pianta stessa. Si presenta di colore verde marrone con tendenza al verde quanta più pianta è parte dell'impasto mentre tendente al marrone se a predominare nell'impasto è la resina.
  • Charas: è un tipo di Hashish pregiato, molto amato e ricercato dai consumatori di Cannabinoidi, data l'alta concentrazione di THC. Originario dell'India.
  • Bourbouka (detto anche b-bacon): viene da alcuni ritenuto essere una varietà di hashish molto pregiato, quando viene scaldato "frigge", a causa della grande quantità di olio, è uno dei pochi hashish marocchini lavorati a mano.
  • Marocco 00: varietà di hashish estremamente pregiato, quando viene scaldato e successivamente sbriciolato si dice che "monta", che aumenta di volume; originario del Marocco.
  • Ice-O-Lator (detto anche bubblehash): varietà olandese comparsa negli ultimi anni nei coffee shop, ad elevata concentrazione di THC (30-50%). Viene ottenuta separando i tricomi attaccati alla pianta già secca frullandola in acqua con ghiaccio e filtrandola più volte prima di essere pressata e conservata a basse temperature (anche in freezer).
  • Primero: è un tipo di Hashish estremamente pregiato proveniente Marocco e commercalizzato in Spagna e Olanda, scaldato e briciolato aumenta di volume "monta", ha un'altissima concentrazione di THC. Spesso per "Primero" si intende anche l'hashish di prima mano, cioè il prodotto della prima sbattitura/sfregatura senza trattamenti o tagli.

Hashish nella letteratura e nell'arte [modifica]

L'hashish venne conosciuta in Europa dalla setta degli Assassini, il cui nome deriva proprio da "hashish". Tuttavia sembra più plausibile che questa setta usasse oppio con cui il Vecchio teneva in scacco i suoi uomini a causa della forte dipendenza causata dalla sostanza. Marco Polo la cita nel Milione come "polvere del Veglio della Montagna" (XLI-XLII). La citazione venne ripresa abbastanza fedelmente da Giovanni Boccaccio, che nella novella 8 della terza giornata fa usare proprio questa "polvere di maravigliosa virtù" del Veglio, che viene somministrata al sempliciotto Ferondo per causargli un sonno così profondo da essere scambiato per morte. Il fenomeno ,accaduto all' ignaro Ferondo, è comunemente chiamato nella società moderna "collassare".
Il famoso Conte di Montecristo di Alexandre Dumas padre usa l'hashish come segreto del suo controllo nervoso, perché gli permette di controllare il sonno decidendo a piacere quando dormire e quando stare sveglio.
Il poeta Baudelaire ne descrive invece gli effetti nella sua opera I paradisi artificiali.
Il filosofo tedesco Walter Benjamin tra il 1928 e il 1933 esegui tra Marsiglia e Ibiza con degli amici una serie di esperimenti con lo scopo di effettuare una ricerca sulle alterazioni sensoriali causate dagli stupefacenti. Questi esperimenti vennero documentati in forma scritta essendovi l'idea da parte dello scrittore di comporne un testo complessivo sull'hashish. Idea che venne messa in opera solo anni dopo la morte dello scrittore da Jean Selz.